Alioth's Boulevard

mercoledì, luglio 12, 2006

Gli svogliati

Non sanno comandare la propria personalità e indirizzarla nella direzione voluta; a prescindere dallo scopo del viaggio, sono cioè deboli con se stessi. Preferiscono fuggire piuttosto che affrontare i problemi. Si affidano a promesse impossibili per cercare scorciatoie (le scorciatoie sono le loro soluzioni ai problemi del mondo!) che rendano più facile la vita. Spesso finiscono in strade senza uscita in mezzo ai guai o stagnano in un'esistenza tutto sommato mediocre (dipende dalle risorse di partenza).

giovedì, luglio 06, 2006

Amore e Psiche

Per quanto si pensi di essere meritevoli di un amore, non esiste una logica che assicuri che il nostro sentimento percorra una strada a due vie, dalla quale possa uscire da noi per poi ritornare arricchito dall'unione con la persona che amiamo. La strada del sentimento vero è sempre una strada stretta, a senso unico, e si può tornare indietro da quella strada solo se l'altra persona riesce a mettersi anch'essa in comunicazione con te. Allora tutto fluisce, i pensieri scorrono, i sogni si colorano, le giornate si accorciano. Ma se questa strada a fianco della nostra non viene mai posta, prepariamoci allora a un viaggio senza ritorno, di falso movimento, vagabondando in inutili notti passate ad occhi aperti nell'infondata speranza che il cuore possa prima o poi ritornarci nel petto, percorrendo quella strada.

C'è chi è più forte (o forse più debole), e riesce a razionalizzare il sentimento, cioè a fare ritornare dentro di sè il proprio cuore da una strada secondaria, inventata a nostra comodità, all'unico scopo di poter continuare a vivere (o sopravvivere).

C'è chi è più forte (o forse più debole) e riesce a guardare avanti, cioè dimentica di avere perso il proprio cuore nei meandri di un'altra persona e ne "surroga" un altro, nuovo di zecca, e lo riempie di tutto ciò che trova per strada, perchè un cuore nuovo è vuoto, e un cuore vuoto non funziona, un cuore batte solo se ha un motivo per battere, solo se qualcuno si ricorda della nostra esistenza.

Ebbene, io ammiro chi riesce a fare tutto questo, perchè o loro sono forti e io sono troppo debole, oppure io sono troppo forte e loro troppo deboli, ma non fa differenza perchè una forza che porta all'autodistruzione è comunque perdente in partenza.
In ogni caso se si vuole sopravvivere, la scelta vincente rimane quella di chi "razionalizza", di chi "guarda avanti", di chi ha capito che per convivere con tutte le asperità che ci mette davanti la vita, l'unica soluzione è accontentarsi e dimenticarsi per sempre della propria parte irrazionale.

Perchè l'Amore è proprio questo, è l'Irrazionalità per eccellenza, è qualcosa che scaturisce totalmente a partire dal nulla, dall'intangibile, è qualcosa di cui non trovi le origini se non nel tuo istinto.
E come si fa a estirpare ("razionalizzando") da se stessi qualcosa che non si sa neanche da dove provenga ? Il mio cuore in questo momento batte lontano da me, ma batte così forte che riesco perfettamente a percepirlo, mi chiama, mi scuote, vuole che me lo vada a riprendere.

Io però non vedo la strada del suo ritorno, ma solo quella da cui è partito...

mercoledì, giugno 21, 2006

"Le Notti Bianche"

Consiglio a tutti la lettura di questo meraviglioso ma breve racconto di Dostoevskij.
E' possibile trovarne una versione integrale online qui.
Buona lettura a tutti.

venerdì, giugno 09, 2006

La Dignità dell'Uomo

Il saggio di Pico della Mirandola De hominis dignitate (la dignità dell'uomo) riassume ciò che penso sulla natura dell'uomo. Pico immagina che Dio, dopo aver creato il mondo e i suoi abitanti, pensa di dar vita all'uomo - culmine della sua opera - senza destinargli un ambiente preciso. E’ l'uomo, completamente libero di scegliere, che deve trovarsi una collocazione di proprio gradimento. Scrive:

Perciò assunse l'uomo come opera di natura indefinita e postolo nel centro dell'universo così gli parlò: "Né determinata sede, né un aspetto tuo peculiare, né alcuna prerogativa tua propria ti diedi, o Adamo, affinché quella sede, quell'aspetto, quelle prerogative che tu stesso avrai desiderato, secondo il tuo volere e la tua libera persuasione tu abbia e possieda. La definita natura degli altri esseri è costretta entro leggi da me stabilite, immutabili; tu, non costretto da nessun limitato confine, definirai la tua stessa natura secondo la tua libera volontà, nel cui potere ti ho posto.
Ti ho collocato al centro dell'universo affinché più comodamente, guardandoti attorno, tu veda ciò che esiste in esso. Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale né immortale, affinché tu, quasi libero e sovrano creatore di te stesso, ti plasmi secondo la forma che preferirai. Potrai degenerare verso gli esseri inferiori, che sono i bruti, potrai, seguendo l'impulso dell'anima tua, rigenerarti nelle cose superiori, cioè in quelle divine".

In altre parole: ognuno di noi è libero di scegliersi il proprio destino..

Primo Post

Ogni persona è uguale alla sommatoria delle sue esperienze e delle sue credenze innate.
Da oggi voglio usare questo spazio per scrivere tutto quello che mi passa per la testa, magari un giorno o l'altro ci sarà qualcuno che non troverà che quel che c'è scritto sia totalmente folle..