Alioth's Boulevard

venerdì, giugno 09, 2006

La Dignità dell'Uomo

Il saggio di Pico della Mirandola De hominis dignitate (la dignità dell'uomo) riassume ciò che penso sulla natura dell'uomo. Pico immagina che Dio, dopo aver creato il mondo e i suoi abitanti, pensa di dar vita all'uomo - culmine della sua opera - senza destinargli un ambiente preciso. E’ l'uomo, completamente libero di scegliere, che deve trovarsi una collocazione di proprio gradimento. Scrive:

Perciò assunse l'uomo come opera di natura indefinita e postolo nel centro dell'universo così gli parlò: "Né determinata sede, né un aspetto tuo peculiare, né alcuna prerogativa tua propria ti diedi, o Adamo, affinché quella sede, quell'aspetto, quelle prerogative che tu stesso avrai desiderato, secondo il tuo volere e la tua libera persuasione tu abbia e possieda. La definita natura degli altri esseri è costretta entro leggi da me stabilite, immutabili; tu, non costretto da nessun limitato confine, definirai la tua stessa natura secondo la tua libera volontà, nel cui potere ti ho posto.
Ti ho collocato al centro dell'universo affinché più comodamente, guardandoti attorno, tu veda ciò che esiste in esso. Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale né immortale, affinché tu, quasi libero e sovrano creatore di te stesso, ti plasmi secondo la forma che preferirai. Potrai degenerare verso gli esseri inferiori, che sono i bruti, potrai, seguendo l'impulso dell'anima tua, rigenerarti nelle cose superiori, cioè in quelle divine".

In altre parole: ognuno di noi è libero di scegliersi il proprio destino..